Tra il 2011 e il 2014 - anni della mia formazione filosofica e teologica come seminarista - ho assistito alla Lectura Dantis offerta da Mons. Marco Frisina presso l'Università Lateranense e ho fatto un incontro vivo con Dante, o meglio con la sua esperienza di amore. Amore umano e amore divino, di anelo e di dolore. Ho trovato che questa esperienza poteva essere valida non solo per me, ma avrebbe potuto aiutare altri a incontrare il Signore.
Quando Papa Francesco nel 2015 scrisse il suo Messaggio, ho trovato molta risonanza nelle sue parole:
La Commedia può essere letta, infatti, come un grande itinerario, anzi come un vero pellegrinaggio, sia personale e interiore, sia comunitario, ecclesiale, sociale e storico. Essa rappresenta il paradigma di ogni autentico viaggio in cui l’umanità è chiamata a lasciare quella che Dante definisce «l’aiuola che ci fa tanto feroci» (Par. XX, 151) per giungere a una nuova condizione, segnata dall’armonia, dalla pace, dalla felicità. È questo l’orizzonte di ogni autentico umanesimo. Dante è, dunque, profeta di speranza, annunciatore della possibilità del riscatto, della liberazione, del cambiamento profondo di ogni uomo e donna, di tutta l’umanità. Egli ci invita ancora una volta a ritrovare il senso perduto o offuscato del nostro percorso umano e a sperare di rivedere l’orizzonte luminoso in cui brilla in pienezza la dignità della persona umana.
Mi sono così lanciato anch'io nell'avventura di trasmettere questa esperienza per aiutare altri a riscoprire la dimensione trascendentale del proprio pellegrinaggio con la compagnia di Dante.
Questa pagina vuole essere uno strumento per questo cammino, un posto dove trovare informazioni e aiuti per avventurarsi nel viaggio "dalla miseria alla felicità".